"Un codice rosso per l'umanità". Con queste parole il Segretario Generale dell'ONU ha commentato il rapporto sul clima appena rilasciato dall'Intergovernment Panel on Climate Change - IPCC, il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite composto da 234 scienziati di 195 Paesi diversi che dal 1988 analizza gli effetti dei cambiamenti climatici sul pianeta.
Secondo il rapporto i cambiamenti osservati nel clima non hanno precedenti in centinaia di migliaia di anni e alcuni di essi sono ormai irreversibili per i prossimi secoli. A pagarne le conseguenze quindi saranno soprattutto i nostri figli e i nostri nipoti. Il livello del mare, ad esempio, continuerà inevitabilmente a salire tra 28 e 55 cm entro la fine del secolo rispetto ai livelli attuali; i ghiacciai di montagna e ai poli andranno avanti a sciogliersi per decenni.
Il report sottolinea come le attività umane, attraverso le emissioni di gas serra, siano responsabili di almeno 1,1°C di aumento della temperatura globale dai livelli preindustriali (1850) a oggi.
Se da alcune modifiche al sistema non si può ormai tornare indietro, la buona notizia è che abbiamo ancora, con le nostre azioni, il potenziale per determinare almeno in parte il futuro corso del clima e della nostra sopravvivenza sulla Terra. Servono però immediate, forti e e durature riduzioni su larga scala delle emissioni di CO2 e altri gas a effetto serra. Diversamente l'obiettivo di contenere l'aumento della temperatura globale in questo secolo entro 1,5°C non sarà più raggiungibile.
"Non possiamo più permetterci di aspettare due, cinque o dieci anni - avverte il presidente della Conferenza delle Parti - COP26 Alok Sharma - questo è il momento, o si agisce o non avremo più tempo".
I cambiamenti climatici stanno già interessando ogni regione del pianeta, in molti modi. Ondate di calore crescenti, stagioni calde più lunghe e inverni più brevi, ma non solo. La crisi climatica, infatti, non a che fare solo con la temperatura, ma condiziona anche il ciclo dell'acqua, causando nubifragi e inondazioni più intensi e frequenti. Tra gli altri effetti: innalzamento del livello del mare ed erosione costiera, scongelamento del permafrost, perdita di copertura nevosa stagionale, scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, acidificazione degli oceani con riduzione dei livelli di ossigeno e perdita di biodiversità.
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