Fanno bene all’ambiente, danno lavoro - alle donne soprattutto - e permettono a tanti bambini delle zone rurali di andare a scuola. Sono le bici in bambù di Ghana Bamboo Bikes, impresa sociale con sede a Kumasi, seconda città del Ghana per numero di abitanti.
L’attività fondata e diretta dall’imprenditrice ghanese Bernice Dapaah è nata qualche anno fa per creare nuovi posti di lavoro, promuovere forme di mobilità sostenibile e agevolare l’accesso all’istruzione.
Vediamo come funziona. Innanzitutto, perché il bambù?
Le bici vengono realizzate con i fusti di questa pianta, che essendo abbondantemente presente in Ghana non deve essere importata. Più economico, sostenibile e resistente alla trazione dell’acciaio, il bambù è completamente riciclabile e necessita di meno elettricità per essere lavorato. Cresce molto rapidamente e per ogni bambù che viene tagliato per realizzare le bici, Ghana Bamboo Bikes ne pianta altri dieci.
Ad ogni bici venduta poi, un’altra viene regalata a un bambino delle aree rurali in modo che possa raggiungere la scuola, ricevere istruzione e proseguire gli studi. Con questa formula l’organizzazione prevede di riuscire a donare, nell’arco dei prossimi cinque anni, almeno 10.000 biciclette alle comunità locali. Contemporaneamente l’impresa intende ampliare la forza lavoro, portando il numero delle persone impiegate 250. Attualmente, più della metà del personale formato e impiegato per la realizzazione delle biciclette è donna e per agevolare l’inserimento delle giovani madri nel mondo del lavoro, l’impresa sta anche cercando partnership con organizzazioni non profit per attivare asili nido in loco.
Per il valore sociale e i risultati ottenuti, l'iniziativa sta ricevendo diversi riconoscimenti internazionali; è un esempio concreto di come si possa avere un impatto sociale positivo, creando nuovi posti di lavoro e incentivando l'educazione, e allo stesso tempo salvaguardare l'ambiente.
Foto: Ghana Bamboo Bikes
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