Tra aprile e giugno calo record nei consumi di energia (-22%), con riduzione delle emissioni di CO2 del sistema energetico del 26% e un peso delle fonti rinnovabili che tocca il massimo storico coprendo, a maggio, oltre il 50% della domanda di elettricità. Ma come siamo messi rispetto agli obiettivi al 2030?
L'ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico, ha elaborato il rapporto trimestrale sul sistema energetico italiano, con cui esamina periodicamente i fattori che caratterizzano il sistema energetico nazionale, per valutare le tendenze relative alle tre dimensioni della politica energetica: decarbonizzazione, sicurezza del sistema e costo dell’energia.
A livello globale la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti sui consumi di energia, facendo registrare in particolare una contrazione del consumo di petrolio del 16% nel II trimestre.
In Italia, nel periodo aprile-giugno, si è verificato un calo record nei consumi di energia (-22%) rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il picco negativo (-30% rispetto al 2019) si è raggiunto ad aprile, durante il lockdown, a causa delle limitazioni a spostamenti e ad attività produttive. La riduzione è stata del 22% a maggio e del 15% a giugno, con un calo medio nel primo semestre del 14% rispetto alla prima metà dell’anno scorso. La causa principale di questa riduzione dei consumi è stata il crollo della mobilità (-80% ad aprile e -50% in media nel II trimestre).
Il calo dei consumi di energia elettrica ha fatto sì che aumentasse il peso delle fonti rinnovabili, che nel mese di maggio hanno coperto oltre il 50% della domanda di elettricità, toccando il loro massimo storico.
Per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica del sistema energetico si è registrata una riduzione del 26% nel secondo trimestre e del 17% su base semestrale. Per circa due terzi questa diminuzione è dovuta al crollo della domanda di energia; in seconda battuta è attribuibile all’accelerazione del processo di decarbonizzazione nel settore.
Queste condizioni eccezionali hanno consolidato il miglioramento, avviato nella seconda metà del 2019, dell’Indice di transizione energetica ISPRED elaborato da ENEA per monitorare la trasformazione del sistema energetico italiano sulla base dell’andamento dei prezzi, della sicurezza e del livello di emissioni di CO2 del settore.
Pur con valori molto inferiori rispetto a quelli del 2019, nel mese di luglio si è assistito a una ripresa dei consumi di energia.
Secondo il rapporto ENEA “è plausibile che, in uno scenario di ritorno dell’attività economica sui livelli pre-crisi, la traiettoria delle emissioni torni a non essere in linea con gli obiettivi al 2030. Inoltre, pur in miglioramento, anche in questa fase la crescita del peso delle rinnovabili resta su una traiettoria non in linea con gli obiettivi.”
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