Un recente sondaggio Ipsos, condotto in collaborazione con il World Economic Forum in 28 Paesi, ha analizzato le opinioni dei cittadini riguardo ai 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile - SDGs individuati dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite.
Ai ventimila intervistati è stato chiesto di classificare gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile in ordine di priorità ed è emerso che i primi tre Obiettivi considerati prioritari a livello internazionale sono:
"Sconfiggere la fame", che si posiziona al 1° posto in 20 dei 28 Paesi ed è comunque tra i primi 3 in altri 6;
"Sconfiggere la povertà", che si piazza al 1° posto in 4 Paesi ed è nella top 3 di altri 20;
"Salute e benessere", che si colloca al 1° posto in 4 Paesi ed è tra i primi 3 di altri 13.
A seguire troviamo: “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari”, “Lavoro dignitoso e crescita economica” e “Istruzione di qualità”, che in 9 dei 28 Paesi coinvolti si posizionano anche nei primi 3 posti della classifica. La "Lotta al cambiamento climatico" si ferma al settimo posto.
Secondo il 53% degli intervistati il proprio Governo non si sta assumendo abbastanza responsabilità per raggiungere gli SDGs; il 42 % pensa lo stesso anche delle aziende operanti nel proprio Paese e per il 40% anche i singoli cittadini non fanno abbastanza.
Vediamo qualche dato più nel dettaglio.
La critica al Governo in merito alle azioni per raggiungere gli SDGs è netta soprattutto in Ungheria (71%), Colombia (69%), Sudafrica (69%) e Brasile (67%).
L’impegno delle aziende è giudicato insufficiente in particolare in Cile (56%), Canada (55%), Turchia (55%), Gran Bretagna (54%), Italia (52%), Ungheria (52%) e Colombia (51%).
Infine, per quanto riguarda l’assunzione di responsabilità da parte dei singoli cittadini, gli intervistati sono critici soprattutto in Turchia (60%), Ungheria (56%), Italia (53%) e Canada (52%).
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