Protocollo di Kyoto
Accordo internazionale, di natura volontaria, per combattere il riscaldamento globale. Il nome fa riferimento al fatto che è stato adottato nel dicembre 1997 nella città giapponese di Kyoto durante la Conferenza delle Parti COP3. Perché potesse entrare in vigore però era necessario che venisse firmato da almeno 55 Paesi e che questi rappresentassero complessivamente non meno del 55% delle emissioni di gas serra globali; si riuscì ad arrivare a questo traguardo nel 2004 e nel febbraio 2005 il Protocollo entrò in vigore. Attualmente i Paesi aderenti sono 192.
Cosa prevede il Protocollo di Kyoto?
Il Protocollo di Kyoto dà seguito alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici - UNFCCC, firmata nel 1992 a Rio de Janeiro, specificando tempi e procedure per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Convenzione.
I Paesi che hanno sottoscritto il Protocollo si sono impegnati a ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra. L’obiettivo iniziale era la riduzione delle emissioni nel periodo 2008-2012 in media del 5% rispetto ai livelli del 1990. Nel 2011 i Paesi si sono anche impegnati ad elaborare un nuovo accordo sul clima entro il 2015. Nel 2012, con l’accordo di Doha in Qatar è stata prolungata la validità del Protocollo di Kyoto, fissando come obiettivo per il periodo 2013-2020 una riduzione di almeno il 18% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990. Nel 2015 a Parigi è stato raggiunto anche un nuovo accordo sul clima (vedi Accordo di Parigi).