CITAZIONI

Il Covid-19 è oggi la minaccia più urgente per l’umanità, ma non possiamo dimenticare che il cambiamento climatico è la minaccia più grande per l’umanità a lungo termine. Presto le economie ripartiranno. Questa è un’opportunità per i Paesi di riprendersi meglio ed includere i più vulnerabili nei piani, ed è un’occasione per modellare l’economia del 21° secolo in modo che sia pulita, verde, sana, giusta, sicura e più resiliente. Nel frattempo, continuiamo a sostenere e sollecitare i Paesi a rafforzare in modo significativo le ambizioni in materia di clima in linea con l’Accordo di Parigi.

C’è un vecchio proverbio africano che dice “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme.” Noi dobbiamo andare lontano, velocemente. E questo significa che dobbiamo trovare rapidamente un modo per cambiare la consapevolezza del mondo su ciò stiamo effettivamente affrontando, e perché dobbiamo lavorare per risolverlo.

La risposta alla crisi climatica sta nel trasformare il modo in cui generiamo la nostra energia, progettiamo le nostre città e gestiamo la nostra terra. Ma richiede anche che le nostre azioni siano coerenti con il miglioramento della vita delle persone. Significa garantire che gli impegni nazionali previsti dall’Accordo di Parigi includano una transizione equa per le persone i cui posti di lavoro e mezzi di sostentamento sono interessati dal passaggio dall’economia 'grigia' a quella 'verde'. Per raggiungere i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile non dobbiamo lasciare nessuno indietro.

Il passaggio alle tecnologie verdi sarà una cosa più grande di Internet. Potrebbe esser la migliore opportunità economica del 21° secolo. Inoltre, se avremo successo, sarà per la vita sul pianeta la trasformazione più importante da quando, come ha detto Bill Joy, passammo dal metano all’ossigeno nell’atmosfera. [...] Vi chiamo all’azione. La mia richiesta è che facciate del diventare verdi il vostro prossimo grande passo, la vostra missione. Cosa potete fare? Potete diventare “carbon neutral”. [...] La cosa più importante che possiate fare, penso, è usare il vostro potere personale e i vostri contatti per rendere verde il vostro business o la vostra istituzione. [...] E davvero spero che moltiplicheremo tutte le nostre energie, tutti i nostri talenti, e tutta la nostra influenza per risolvere questo problema.

Le pressioni sul pianeta stanno peggiorando, le disuguaglianze sociali hanno raggiunto un punto critico, reso ancora più grave dalla devastante pandemia che stiamo vivendo. Questi problemi sono urgenti tanto quanto lo erano prima che ci colpisse il Covid-19 e come il Covid-19 influenzeranno in modo sproporzionato i più vulnerabili. Le aziende di tutti i settori, i governi di tutti i continenti, ONG, accademici, ricercatori e scienziati, dobbiamo tutti unirci. Non possiamo mettere in pausa l’azione per il clima. Il 2020 è l’anno in cui verrà speso un importo impensabile di denaro pubblico a sostegno della ripresa dell’economia. Ma non dovremo cercare di riportare l’economia ‘alla normalità’; invece, dobbiamo emergere più forti e più resilienti di come eravamo prima, pronti ad agire con decisione per prenderci cura delle persone e del pianeta.

Perdere la fiducia è un lusso che non possiamo permetterci. Questa è una sfida che dobbiamo affrontare e vincere. Il successo nell’arrestare il cambiamento climatico è l’unica opzione che abbiamo. E il successo inizia sempre con l’ottimismo.

Sono le nostre aziende di maggior successo, innovative e agili che hanno la responsabilità di guidare nella direzione della sostenibilità perché queste hanno la più grande capacità di agire in modo trasformativo. Se sei un dirigente che non ha sviluppato una strategia di innovazione per affrontare il tuo impatto sul clima, allora stai fallendo nel tuo ruolo di leader.

Non possiamo condannare i nostri figli, e i loro figli, a un futuro che va oltre la loro capacità di porvi rimedio.

La necessità di sviluppare nuovi modelli di business per adattarci all'emergenza climatica, ai vincoli di risorse e agli imperativi sociali è in cima alla mia agenda personale. L’economia circolare reinventa il modo in cui creiamo e condividiamo valore per la società in generale, estraendo il più alto valore possibile dai materiali.

La Quarta rivoluzione industriale avrà un impatto su ogni aspetto della nostra vita. Per poter prosperare all’interno di questa nuova dinamica globale, dobbiamo adottare nuovi modelli di business e nuove norme. L’economia circolare è un approccio che permette di stare al passo con l’innovazione tecnologica, di sostenere ecosistemi integrati e sostenibili e di andare verso un futuro più luminoso.

Aziende che hanno un impatto globale hanno anche la responsabilità di incorporare il pensiero circolare nei loro modelli di business e nei processi. Dobbiamo unire le forze per consentire la transizione verso un’economia circolare.

Il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen scrisse “Uno di questi giorni le generazioni più giovani verranno a bussare alla mia porta”. Il futuro sta bussando alla nostra porta proprio ora. Non facciamo errori, la prossima generazione ci farà una di queste due domande. O ci chiederà “A che cosa stavate pensando? Perché non avete agito?” Oppure chiederà “Come hai trovato il coraggio morale di alzarti e risolvere con successo una crisi che così tanti avevano giudicato impossibile da risolvere?”

Raggiungere gli obiettivi e le ambizioni dell’Accordo di Parigi non è scontato. Il mondo deve comprendere l’urgenza e la complessità di ciò che la comunità internazionale ha intrapreso.

Abbiamo ancora una lunga strada da fare, ma la cosa eccitante è che le condizioni abilitanti si stanno verificando, abbiamo la rivoluzione digitale con nuovi modelli di business in tutto il mondo, abbiamo visto cambiamenti in atto che non avevamo mai visto prima. Se mai c’è stato un tempo in cui possiamo accelerare la transizione verso l’economia circolare, crediamo davvero che quel momento sia ora.

Lo dobbiamo a noi stessi e alle future generazioni, dobbiamo preservare l’ambiente in modo da poter lasciare in eredità ai nostri figli un mondo sostenibile a beneficio di tutti.

Questo non è un dibattito di parte; è un dibattito umano. L’aria pulita, l’acqua e un clima vivibile sono diritti umani inalienabili. E risolvere questa crisi non è una questione di politica. E’ il nostro obbligo morale.

I nostri problemi sono creati dall’uomo, quindi possono essere risolti dall’uomo. E l’uomo può essere grande quanto vuole. Nessun problema del destino umano è al di là degli essere umani.

Siamo la prima generazione che può porre fine alla povertà, e l’ultima generazione che può evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici.